La Rivoluzione di Febbraio: Un Turbine Russa che Travolse la Monarchia

La storia della Russia è un affresco vibrante, dipinto con colori intensi e contrasti drammatici. Dalla vastità delle sue terre alla profondità delle sue anime, questo paese ha conosciuto periodi di splendore e decadenza, di progresso e arretratezza, di oppressione e di lotta per la libertà. Uno dei capitoli più cruciali di questa narrazione è senza dubbio la Rivoluzione di Febbraio del 1917, un evento epocale che sconvolse l’impero zarista e aprì le porte a una nuova era nella storia russa.
Al centro di questo turbine rivoluzionario si trovava una figura enigmatica e controversa: Aleksandr Fedorovich Kerensky. Avvocato di professione e uomo politico carismatico, Kerensky emerse dalla mischia politica durante il tumulto della Prima Guerra Mondiale. Il suo talento oratorio e la sua convinzione in un governo democratico lo resero un leader naturale per i moti popolari che stavano prendendo piede.
Quando la Rivoluzione di Febbraio scoppiò a Pietrogrado (l’attuale San Pietroburgo), Kerensky si trovava al centro del caos, pronto ad assumere un ruolo di primo piano. Mentre le proteste operaie contro le condizioni di vita miserabili e l’incompetenza del governo zarista crescevano in intensità, Kerensky si schierò con i manifestanti, chiedendo la fine dell’autocrazia e l’instaurazione di una democrazia parlamentare.
La Rivoluzione di Febbraio fu un evento straordinario che vide la partecipazione attiva di soldati, operai, intellettuali e membri della borghesia. La città fu paralizzata da scioperi generali, proteste nelle strade e scontri con le forze dell’ordine zariste. Il clima di instabilità politica crebbe a dismisura, costringendo lo Zar Nicola II ad abdicare il 15 marzo 1917.
Kerensky: Un Leader in Tempo di Cambiamento
Con la caduta dello zarismo, Kerensky divenne una figura chiave nel nuovo governo provvisorio. Nominato ministro della Giustizia, si impegnò con ardore per promuovere le riforme democratiche e la legalità. Il suo obiettivo era quello di stabilizzare il paese dopo anni di oppression e instaurare un sistema politico moderno e inclusivo.
Tuttavia, la Russia post-zarista era ancora una realtà complessa e fragile. La guerra continuava a infuriare, la popolazione era stremata dalla carestia e dal dolore della perdita, e l’idea del socialismo stava prendendo sempre più piede tra le masse. Kerensky, con i suoi ideali democratici e liberali, si trovò a dover gestire una situazione estremamente difficile.
Tra le sue iniziative più importanti, ricordiamo:
- L’abolizione della pena di morte: Un passo coraggioso in un paese abituato alla durezza della giustizia zarista.
- La concessione del diritto di voto alle donne: Un atto rivoluzionario che apriva le porte a una maggiore partecipazione politica femminile.
- La promessa di riforme agraria e industriale: Un tentativo di rispondere alle richieste dei contadini e degli operai, la spina dorsale della società russa.
Nonostante i suoi sforzi, Kerensky incontrò sempre maggiori difficoltà nel governare un paese in fermento. La guerra continuava a drenare le risorse del paese, l’economia era in crisi e la popolazione si mostrava sempre più insoddisfatta delle promesse non mantenute.
L’Ascesa del Bolshevismo: Il Finale di un Sogno Democratico
Nel frattempo, i bolscevichi, guidati da Vladimir Lenin, stavano guadagnando terreno con la loro promessa di pace, pane e terra. La loro retorica radicale e le promesse concrete risuonavano tra le masse affamate e desiderose di cambiamento. L’instabilità del governo provvisorio creava un terreno fertile per l’ascesa del bolscevismo.
Nel mese di ottobre del 1917 (novembre secondo il calendario gregoriano), i bolscevichi, guidati da Lenin e Trotsky, lanciarono una rivoluzione armata che portò alla caduta del governo provvisorio e all’inizio della dittatura comunista in Russia. Kerensky fu costretto a fuggire dal paese, insieme ad altri membri del governo.
La Rivoluzione di Febbraio rimane un evento fondamentale nella storia russa. La fine dello zarismo e la nascita di una nuova era segnarono un punto di svolta, aprendo le porte a decenni di conflitti ideologici, trasformazioni sociali e politiche profonde. Anche se il sogno democratico di Kerensky non si realizzò, la sua figura rimane importante per comprendere le dinamiche che hanno portato alla rivoluzione russa e alle sue conseguenze durature.
Eventi Chiave della Rivoluzione di Febbraio |
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23 febbraio: Inizio dei disordini a Pietrogrado |
25-26 febbraio: Proteste generali e scioperi |
27 febbraio: Le forze zariste aprono il fuoco sui manifestanti |
1° marzo: La Duma Statale dichiara lo Zar deposto |
2 marzo: Lo Zar Nicola II abdica |
3 marzo: Il governo provvisorio viene formato con Aleksandr Kerensky come ministro della Giustizia |
La Rivoluzione di Febbraio fu una scintilla che accese un incendio rivoluzionario in Russia, trasformando per sempre il destino del paese.